Mercedes: Caos Team Orders al GP Messico Russell-Antonelli


Mercedes F1 Messico 2025: Team Orders Controversi Scontentano Russell e Antonelli

La Doppia Frustrazione Mercedes

Il Gran Premio del Messico 2025 ha regalato alla Mercedes un risultato che difficilmente dimenticherà, ma non per i motivi giusti. Per la prima volta in una stagione già caratterizzata da numerose controversie sugli ordini di scuderia, un team è riuscito nell’impresa di scontentare contemporaneamente entrambi i propri piloti con una gestione confusa e tardiva della strategia di gara.

George Russell e Kimi Antonelli hanno concluso rispettivamente in sesta e settima posizione, un risultato che ha fatto perdere terreno prezioso nella battaglia per il secondo posto nel campionato costruttori. Con Ferrari a quota 356 punti e Mercedes a 355, ogni singolo punto può fare la differenza nelle ultime quattro gare della stagione.

La Battaglia per il Podio Sfumata

La gara messicana sembrava promettere bene per il team di Brackley. Russell e Antonelli si trovavano inizialmente in quinta e settima posizione, perfettamente posizionati per capitalizzare su eventuali errori dei rivali. Al sesto giro, lo scontro tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha mischiato le carte, con Russell costretto all’esterno della pista e scivolato in settima posizione.

Antonelli ha invece approfittato del caos per diventare la Mercedes di punta in sesta posizione, dietro alla Red Bull di Verstappen, alla Haas di Ollie Bearman e alla Ferrari di Hamilton. Il giovane italiano correva davanti al suo compagno di squadra e sembrava avere tutto sotto controllo, almeno fino a quando le soste ai box non hanno rimescolato nuovamente le posizioni.

La Strategia dei Pit Stop

Antonelli è rientrato ai box per primo al giro 22, seguito da Russell tre giri dopo. Al giro 30, i due piloti Mercedes si sono ritrovati nuovamente vicini in pista, ma con una dinamica completamente diversa. Russell, più fresco di gomme nella fase iniziale dello stint, ha iniziato a premere via radio lamentando maggiore velocità rispetto al compagno di squadra.

Il problema? Antonelli era bloccato dietro a Bearman e faticava a trovare il punto giusto per il sorpasso. Dietro di loro, Oscar Piastri con la McLaren si stava avvicinando pericolosamente, trasformando quella che doveva essere una tranquilla gestione della gara in una pressione costante.

i messaggi radio di Russell

I messaggi radio di George Russell hanno documentato una frustrazione crescente che raramente si sente in Formula 1. A partire dal giro 35, il pilota britannico ha iniziato una vera e propria campagna di persuasione nei confronti del muretto Mercedes.

“Ho più passo qui,” ha dichiarato Russell, ricevendo immediatamente il via libera per sorpassare. Ma quello che sembrava un ordine chiaro si è trasformato in un tentennamento sanguinoso. Il team ha prima chiesto a Russell di gestire i freni, poi le temperature dei pneumatici, creando confusione e perdendo l’opportunità di agire quando ancora aveva senso farlo.

L’Escalation della Frustrazione

Al giro 37, con Piastri sempre più vicino, Russell ha perso la pazienza: “Ho una McLaren che mi sta addosso, volete che la lasci passare?”. La risposta è stata un secco “no”, ma senza una soluzione concreta al problema principale.

La situazione è culminata al giro 40 con uno sfogo eloquente: Russell ha fatto notare che stava cercando di difendere la posizione da una macchina più veloce mentre aveva molto più passo di Antonelli, e che i suoi pneumatici si stavano degradando inutilmente restando in scia. Ha anche ribadito la sua disponibilità a restituire la posizione se non fosse riuscito a superare Bearman, dimostrando una consapevolezza tattica che il muretto non stava evidentemente mostrando.

Lo Scambio Tardivo e le Conseguenze

Solo al giro 41, quando ormai le temperature e l’usura delle gomme avevano compromesso le possibilità di Russell, Mercedes ha finalmente deciso di invertire le posizioni. L’ingegnere di gara di Antonelli, Peter Bonnington, gli ha comunicato l’ordine lasciando al giovane pilota la scelta del punto migliore per lo scambio.

La risposta di Antonelli è stata un semplice ma significativo “Perché?”. Bono ha spiegato che si trattava di una decisione del team e che le posizioni sarebbero state invertite nuovamente se Russell non fosse riuscito a superare Bearman.

Il Risultato Finale

Russell ha guadagnato la posizione ma, come aveva previsto, i suoi pneumatici, freni e motore erano ormai compromessi. Non solo non è riuscito a superare Bearman, ma entrambi i piloti Mercedes sono stati sopravanzati da Piastri, finendo sesti e settimo invece di quarti e quinti.

Fedele alla parola data, Russell ha restituito la posizione ad Antonelli, ma il danno era fatto. Attraversando la linea del traguardo in sesta posizione, un Antonelli visibilmente contrariato ha dichiarato via radio: “Dobbiamo parlarne perché abbiamo perso un possibile quarto posto oggi”.

Le Reazioni Post-Gara

Entrambi i piloti hanno espresso pubblicamente il loro disappunto, anche se per ragioni diverse. Antonelli ha sottolineato che l’ordine lo ha colto di sorpresa e che spera in un incontro con il team prima del Gran Premio del Brasile per chiarire la situazione.

“Ero molto vicino a George quando ero dietro di lui e ho dovuto iniziare a spingere di più,” ha spiegato il rookie italiano. “Piastri aveva un po’ più di passo, quindi ho dovuto iniziare a difendermi da lui, il che non era ideale, e poi ci ha messo in una posizione più sfavorevole”.

La Prospettiva di Russell

Russell ha concentrato la sua frustrazione primaria su quanto accaduto al primo giro, con Charles Leclerc e Verstappen che hanno tagliato la curva 1 senza essere penalizzati secondo lui. “Se fossi uscito dalla prima curva in terza posizione, avremmo finito terzi, questa è la storia della stagione,” ha dichiarato amaramente.

Ma il britannico non ha risparmiato critiche alla gestione degli ordini di scuderia: “I miei pneumatici erano in buone condizioni, ero pronto ad attaccare. Alla fine, abbiamo aspettato troppo e a quel punto non c’era più bisogno di scambiare le posizioni”. La sua conclusione è stata netta: “O lo fai subito o non lo fai affatto”.

Russell ha anche tenuto a precisare che la responsabilità non ricade sul suo ingegnere di gara Marcus Dudley, che si limita a trasmettere i messaggi senza prendere le decisioni strategiche.

Campionato Costruttori

Quello che rende questo episodio particolarmente significativo è il contesto del campionato. Mercedes è coinvolta in una battaglia serratissima per il secondo posto con Ferrari e Red Bull Racing, con solo un punto di svantaggio dalla Rossa e nove di vantaggio sulla scuderia di Milton Keynes.

Russell lo ha sottolineato chiaramente: “Non sto lottando con Kimi per il campionato… stiamo lottando contro Ferrari e Red Bull per il campionato”. Il risultato di sesto e settimo posto, quando un quarto e quinto erano alla portata, potrebbe rivelarsi determinante nelle ultime quattro gare della stagione.

Con McLaren già campione costruttori dopo Singapore, la battaglia per le posizioni successive vale milioni di dollari in termini di prize money e prestigio. Ogni punto perso a causa di indecisioni strategiche diventa un rimpianto che pesa sempre di più.

La Posizione del Team

L’assenza di Toto Wolff dal paddock messicano ha sollevato domande su chi effettivamente stesse prendendo le decisioni strategiche. Il rappresentante del team Bradley Lord ha spiegato che Wolff seguiva la gara da remoto e preferisce “lasciare che il muretto piloti l’aereo” piuttosto che “fare il quarterback”.

Lord ha cercato di minimizzare l’impatto dello scambio tardivo, affermando che è “impossibile dire” se un ordine anticipato avrebbe cambiato qualcosa. Ha fatto notare che Russell, una volta in aria pulita, si è avvicinato a Bearman su gomme della stessa età ma non è riuscito a sorpassarlo.

Difficoltà nei Sorpassi

Il rappresentante Mercedes ha anche evidenziato le oggettive difficoltà nel sorpassare all’Autódromo Hermanos Rodríguez, con numerose vetture rimaste bloccate in treni DRS durante la gara. Tuttavia, questa spiegazione non ha convinto né Russell né Antonelli, che rimangono fermi sulla loro posizione: la strategia poteva essere gestita meglio.

Un Pattern Ricorrente nel 2025

Le controversie sugli ordini di scuderia non sono una novità nella stagione 2025. McLaren ha dovuto gestire situazioni delicate tra Norris e Piastri, con il caso più eclatante al Gran Premio d’Italia dove un problema al pit stop ha portato a uno scambio di posizioni che ha scatenato polemiche.

Quello che rende unico il caso Mercedes in Messico è che entrambi i piloti sono usciti insoddisfatti dalla situazione. Russell perché l’ordine è arrivato troppo tardi per essere efficace, Antonelli perché non avrebbe dovuto essere dato affatto dato che stava gestendo bene la sua gara.

Le Sfide di un Rookie

Per Antonelli, alla sua prima stagione in Formula 1, episodi come questo rappresentano una curva di apprendimento importante. Il giovane talento italiano ha impressionato nella sua prima gara in Australia, passando dal sedicesimo al quarto posto e diventando il secondo più giovane pilota a segnare punti nella storia della F1.

Tuttavia, come hanno notato gli osservatori della Mercedes, dopo un incidente impressionante durante le prove libere a Monza prima del suo debutto, Antonelli ha affrontato le prime gare con “un certo grado di cautela”. Adesso che ha trovato il suo ritmo, episodi come quello messicano potrebbero minare la fiducia faticosamente costruita.

Cosa Aspettarsi in Brasile

Con il Gran Premio del Brasile all’orizzonte, Mercedes dovrà chiarire internamente i protocolli sugli ordini di scuderia. Entrambi i piloti hanno chiesto un incontro per analizzare quanto successo e stabilire linee guida più chiare per il futuro.

La lezione del Messico è chiara: in una battaglia così serrata per il campionato costruttori, non c’è spazio per indecisioni o tentennamenti. O gli ordini vengono dati immediatamente, quando possono ancora fare la differenza, oppure è meglio lasciare che i piloti corrano liberamente.

Il rischio, come dimostrato in Messico, è di ottenere il peggio di entrambi gli scenari: piloti frustrati e punti persi. Per una Mercedes che ha conquistato otto titoli costruttori consecutivi dal 2014 al 2021, vedere punti preziosi sfumare per errori strategici evitabili è particolarmente doloroso.


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