“…il grande pubblico quest’anno ha riempito come non mai i palasport di tutta Italia…” così il Presidente della Divisione Calcio a 5 Castiglia si congeda dalla stagione agonistica 2024-2025. Certo, il numero di presenze a Catania in un palazzetto capace di 5000 posti rappresenta un risultato che eguaglia, e queste sono sempre affermazioni frutto del lavoro dell’ufficio stampa della Divisione, la “straordinaria presenza” a Faenza.
Il PalaCattani è capace di 5000 posti e lì si disputò una delle ultime Finals di Coppa Italia con tutte le categorie presenti. Anche allora ci fu un “sold out”. Se volete indugiare in un viaggio nella memoria, vi posso ricordare i palazzetti pieni per Luparense-Pescara o per Acqua e Sapone vs Pesaro. Se preferite i viaggi più fantasiosi, perché non ricordare il Pala Florio di Bari che di posti ne ha 6000, anche questo palcoscenico d’un “tutto esaurito”. Addirittura per il calcio a 5 femminile.
Le Finals del calcio a 5 italiano, specie se non disputate in località geograficamente lontane dai grandi centri d’attrazione, hanno sempre attirato un pubblico costituito essenzialmente da praticanti e da addetti ai lavori, che non essendo più impegnati con la stagione agonistica si spostano volentieri per assistere alle partite. Folto anche il numero di ex giocatori e appassionati che non vogliono perdersi probabilmente le uniche partite avvincenti della stagione.
Era vagamente gremito perfino il palazzetto di Bassano del Grappa per una finals femminile disputata insieme ad Heidi e le caprette. A Genova si coprì il folto pubblico con dei tendoni. A Salsomaggiore rotolavano le balle di fieno negli alberghi così pieni da fare invidia all’Overlook Hotel. Però “pecunia non olet” e quindi s’è giocato dove il denaro ha portato il calcetto a cinque.
Forse la memoria è qualcosa che il calcio a 5 italiano non può permettersi. Un po’ come l’onestà intellettuale d’ammettere che questa disciplina, ad oggi e in verità da una decina d’anni, fa questi numeri. E solo in occasione delle finali, quando riesce.
Numeri che dovrebbero rappresentare la normalità e non l’eccezionalità delle finali per poter anche solo vagamente rappresentare uno strumento pubblicitario, il veicolo per qualche messaggio. Le cifre spese per raggiungere un “record” di cinquemila spettatori sono oltraggiose nel calcio a 5 se comparate a quanto costa fare pubblicità sui social che raggiunga lo stesso numero di persone. Per un mese intero ed estremamente targettizzate.
Però…le file fuori dai palazzetti… ci sono sempre state, chioserebbe qualcuno.
Make Palazzetti Pieni Again.