Yuki Tsunoda e l’Incubo Austriaco: Quando la Red Bull Diventa un Mistero
Quando la Fiducia Va in Fumo al Red Bull Ring
Diciamocelo chiaramente: il Gran Premio d’Austria 2025 non è stato esattamente una passeggiata per Yuki Tsunoda. Il pilote giapponese ha chiuso al 16° e ultimo posto tra i classificati, in quella che Christian Horner, team principal della Red Bull, ha definito senza mezzi termini una gara “orribile”.
Ma qui viene il bello – o il brutto, dipende dai punti di vista. Tsunoda stesso non ha la più pallida idea di cosa sia andato storto. E quando un pilota di Formula 1, dopo anni di esperienza nel Circus, ammette di essere completamente spaesato, beh, c’è davvero da preoccuparsi.
Il Racconto di una Domenica da Dimenticare
Immaginate di essere al volante di una delle monoposto teoricamente più competitive della griglia e di sentire le gomme che si “sciolgono” letteralmente sotto di voi, giro dopo giro, curva dopo curva. È esattamente quello che ha vissuto Tsunoda al Red Bull Ring.
“Non è che la macchina sia cattiva, soprattutto nei primi giri è fantastica”, ha spiegato il pilota giapponese con quella sincerità disarmante che lo contraddistingue. “Ma la cosa è che sento come se la macchina stia masticando le gomme, o che le gomme si stiano semplicemente sciogliendo, giro dopo giro, curva dopo curva.”
Il problema non è stato solo il ritmo. Tsunoda ha ricevuto anche delle penalità che hanno contribuito al suo pessimo risultato finale, ma ciò che preoccupa davvero è il gap prestazionale con il compagno di squadra Max Verstappen – anche se l’olandese è uscito presto dalla gara a causa di un incidente.
Una Promozione che Doveva Essere Diversa
La storia di Tsunoda in Red Bull è particolare. Il pilota giapponese è stato promosso dalla Racing Bulls (ex AlphaTauri) durante la stagione 2025, sostituendo Liam Lawson in quello che molti consideravano un riconoscimento meritato dopo una stagione 2024 solida.
La sua promozione è stata vista come Red Bull che “corregge un errore” – doveva essere lui accanto a Verstappen dall’inizio del 2025. Ma i risultati fin qui non stanno dando ragione a questa scelta, almeno non ancora.
I Numeri che Fanno Paura
Parliamo di dati concreti, perché i numeri in Formula 1 non mentono mai. Durante la gara austriaca, Tsunoda ha accusato un deficit di circa quattro decimi al giro rispetto ai piloti di testa, e questo con gomme fresche contro gomme usate. Un gap che in Formula 1 equivale a un abisso.
Quest’anno Verstappen ha segnato 155 dei 162 punti totali della Red Bull, ovvero il 96% del bottino del team. Una statistica che la dice lunga sulla differenza di prestazioni tra i due piloti del team di Milton Keynes.
Ma quello che colpisce di più è l’onestà intellettuale di Tsunoda. Avrebbe potuto aggrapparsi a mille scuse – il danno alla vettura dopo i contatti, le penalità, la strategia sbagliata. Invece no, ha ammesso candidamente di non capire cosa stesse succedendo.
La Pressione che Monta
Helmut Marko, consulente Red Bull, ha assicurato che Tsunoda finirà la stagione 2025 con il team, ma la pressione inizia a montare. Ogni weekend che passa senza risultati significativi diventa un peso in più sulle spalle del pilota giapponese.
“Ovviamente cercheremo di vedere come possiamo supportarlo, ma c’è un grande delta tra le due macchine”, ha dichiarato Horner, con quella diplomazia tipica dei team principal che tradotta significa: “Abbiamo un problema e stiamo cercando di risolverlo”.
Il Mistero delle Gomme che si Sciolgono
Il vero enigma resta quello delle gomme. Tsunoda descrive la sensazione come se gli pneumatici perdessero grip progressivamente, senza una causa apparente. “Qualunque cosa faccia, si sciolgono ogni giro e sento sempre meno aderenza giro dopo giro”, ha spiegato con una frustrazione palpabile.
È un problema che va oltre la semplice guida. I dati telemetrici non mostrano differenze sostanziali nello stile di guida rispetto a Verstappen, eppure il risultato in pista è impietoso.
Silverstone: L’Ultima Spiaggia?
Il prossimo appuntamento è il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, e per Tsunoda potrebbe essere fondamentale. Non tanto per il risultato in sé, quanto per iniziare a capire cosa non va nella sua RB21.
“Non sono sicuro di stare facendo qualcosa di completamente sbagliato, ad essere onesto, ma il delta di ritmo rispetto al livello che dovrei avere è enorme”, ha ammesso. “Sto lavorando sodo per trovare le ragioni. Ma anche quando analizziamo i dati, semplicemente non riusciamo a trovarle – anche con gli ingegneri, è davvero difficile trovare le differenze nello stile di guida con Max.”
Riflessioni Finali: Quando il Talento Non Basta
La situazione di Tsunoda ci ricorda quanto sia complessa la Formula 1 moderna. Non basta avere talento – e Tsunoda ne ha dimostrato parecchio nelle stagioni precedenti. Serve anche la capacità di adattarsi rapidamente a macchine diverse, con filosofie aerodinamiche e setup specifici.
La sua stagione 2025 ha mostrato lampi di velocità, con Racing Bulls posizionata davanti al centrogruppo, ma il salto in Red Bull si sta rivelando più complicato del previsto.
Il tempo stringe, la pazienza ha dei limiti anche nella Formula 1, e Tsunoda lo sa bene. “Devo trovare le ragioni comunque”, ha concluso con quella determinazione che caratterizza i grandi piloti.
Speriamo che le trovi presto, perché vedere un talento come il suo sprecato sarebbe davvero un peccato. E poi, diciamolo, tutti noi tifiamo un po’ per l’underdog che cerca di dimostrare il proprio valore nel team più prestigioso della griglia.
Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone potrebbe essere decisivo per il futuro di Tsunoda in Red Bull. Una cosa è certa: la Formula 1 non aspetta nessuno, nemmeno i piloti più talentuosi.