La Gabbia

Forse l’avete vista su Netflix. Una serie tv francese che racconta il mondo delle arti marziali miste. Ci recitano atleti che sono realmente professionisti della disciplina. Tecnicamente è una serie a sfondo sportivo, nel quale ci sono un sacco di botte. La trovo adattissima quindi ad introdurre la storia che sto per raccontarvi. L’ennesima di questo tipo, nel futsal di Serie A maschile, quest’anno.

Benevento.
Benevento vs Pesaro.

“Perché a fine gara mentre le squadre avevano appena completato il saluto fair play, il Presidente ed il Vice Presidente della Società, sigg. Di Fede Pellegrino e Collarile Antonio, si ponevano alla testa di un gruppo di 20 propri sostenitori e, dopo aver fatto indebito ingresso sul terreno di gioco, aggredivano alcuni tesserati della società avversaria ed in particolare infierivano sull’ allenatore della squadra avversaria che veniva colpito ripetutamente con schiaffi, pugni e calci sia alla testa che al corpo causandogli dolore e conseguenze fisiche quale un ematoma alla fronte. A tale
aggressione prendeva parte attiva anche il dirigente accompagnatore in distinta sig. Passariello Salvatore nonché il responsabile del servizio d’ordine predisposto dalla Società.”

Per scriverla una sceneggiatura così, c’è bisogno d’un certo tasso di talento. “…appena completato il saluto fair play”… parte l’aggressione. Già solo in questa frase c’è tutto il necessario per l’anticlimax del momento. C’è l’ironia del “saluto fair play” che giustamente avviene prima, perché può sembrare poco sportivo menare qualcuno prima del momento fair play.

“…in particolare inferivano sull’allenatore della squadra avversaria che veniva colpito ripetutamente con schiaffi, pugni e calci sia alla testa che al corpo…”.

Pura MMA, arti marziali miste al loro meglio. Non abbiamo immagini per corroborare quanto è contenuto nel referto arbitrale. Quindi il calcio alla testa potrebbe essere un calcio volante oppure uno con la vittima in terra. Scelgo il primo, è più adatto ad una sceneggiatura.

Finita qui, l’ennesima rissa in campo d’uno sport che ha un serio problema culturale ed educativo? Assolutamente no. Lo sport che aspira ai cinque cerchi, simbolo di civiltà e faro formativo per i giovani, vede i dirigenti d’una squadra inscenare quella che viene descritta come “… una vera e propria caccia all’uomo…”

Parole del referto arbitrale, non mie. Ma indugiate nella lettura con me ancora un po’, diventa peggio o meglio dipende dal punto di vista che scegliete.

“… i predetti facinorosi si dirigevano presso lo spogliatoio riservato alla squadra avversaria ed iniziavano ad aggredire con le medesime modalità anche i giocatori e l’allenatore in seconda della squadra avversaria…”

Allenatore ospite in salvo chiuso nello stanzino degli arbitri, “i predetti facinorosi” decidono che in fondo c’è ancora qualcuno da calpestare. Let’s go verso lo spogliatoio ospite. Arriva poi la polizia, l’ambulanza e ancora una volta si va a sirene spiegate. Una scena divenuta molto comune nel calcio a 5.

Se c’è qualcosa, un numero davvero in crescita nel futsal italiano è appunto quello degli episodi violenti che vedono i tesserati attori e protagonisti di scene orribili normalmente. Particolarmente oscene quando accadono durante un evento sportivo. Se non li avete contati, quelli di quest’anno, fatelo.

Badate bene, non si tratta di tifosi, gente a caso sugli spalti. Che tra l’altro non esistono nella maggior parte dei casi. Nel calcio a cinque sono sempre più numerosi i seggiolini vuoti che gli spettatori. No, si tratta di tesserati LND, responsabilità diretta della Divisione Calcio a 5.

Immagino che sia utilissimo il video support in questi casi. Tipo puoi prendere il monitor e usarlo per colpire qualcuno. Perché di certo non lo puoi usare per una “on field review” e assegnare la paternità d’un pugno. Invece della suolata nelle scuole calcio per il futsal potrebbe iniziare a insegnare come si schiva un dritto al volto.

Pene inflitte ai dirigenti. Presidente e Vice Presidente rispettivamente una manciata di mesi e quasi un anno, di inibizione. Ammenda di 5000 euro. Un buffetto praticamente. “Non fatelo più eh…cattivoni”. Ci vogliamo raccontare una verità scomoda? Cosa accade se un presidente che si rende attore d’una condotta come quella descritta dal giudice sportivo e viene radiato? Molla tutto e la squadra muore lì.

E loro lo sanno.

In quel racconto della giustizia sportiva non si descrive uno scatto d’ira, d’un accadimento transitorio. Ma “di una vera e propria caccia all’uomo”. Il calcio a 5 è sempre stato decisamente “lo sport dei ricorsi” ora è diventato anche una discreta arena periferica per il circuito delle arti marziali miste. Ecco forse così la notorietà è assicurata, non finirà alle olimpiadi questo sport, ma sicuramente sulle pagine di cronaca.

Good Luck Futsal.

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