Ferrari in crisi: La lunga strada verso il ritorno alla gloria
La gloriosa Scuderia Ferrari si trova ancora una volta in un momento critico della sua storia in Formula 1. Dopo le speranze suscitate nella scorsa stagione, l’inizio del 2025 si è rivelato decisamente problematico per il team di Maranello. Nessun podio nelle prime tre gare, un quarto posto nella classifica costruttori e il colpo devastante della doppia squalifica nel Gran Premio di Cina rappresentano un avvio di stagione ben lontano dalle aspettative.
Il Team Principal Fred Vasseur tenta di mantenere un atteggiamento positivo, sottolineando che il distacco dalla vetta si è ridotto rispetto agli anni precedenti – da sei decimi a circa due o tre decimi dal leader. Ma questa analisi rischia di sembrare un tentativo di mascherare una realtà più complessa e preoccupante.
I problemi tecnici della SF-25 sembrano ruotare attorno a un delicato equilibrio tra altezza da terra e prestazioni. Da un lato, abbassare l’auto garantirebbe maggiore carico aerodinamico; dall’altro, questo approccio porta all’usura eccessiva del fondo, come dimostrato dalla squalifica di Hamilton in Cina. La squadra si trova così costretta a compromessi: alzare l’auto significa perdere prestazioni ma garantire la conformità regolamentare.
La sospensione posteriore della Ferrari, apparentemente più morbida rispetto ai rivali, offre vantaggi nelle curve lente grazie a un migliore grip meccanico. Tuttavia, questo approccio causa problemi alle alte velocità quando la macchina si abbassa e sfrega il fondo contro l’asfalto. Le soluzioni possibili – irrigidire le sospensioni o alzare l’altezza – comportano entrambe sacrifici prestazionali.
Intanto, i piloti esplorano strade diverse. Hamilton, notoriamente favorevole a un assetto basso e rigido per massimizzare le prestazioni, ha pagato il prezzo in Cina. Mentre Leclerc sembra aver trovato qualche soluzione personale in Giappone, sperimentando configurazioni “estreme” che potrebbero aprire nuove strade.
Nonostante Vasseur insista che non serve una rivoluzione ma una somma di piccoli miglioramenti, la realtà è che la Ferrari ha bisogno di progressi sostanziali per colmare il divario con McLaren e Red Bull. Come ha ammesso lo stesso Leclerc, non si tratta solo di sensibilità all’altezza da terra: “Semplicemente non siamo abbastanza veloci e non abbiamo abbastanza grip per eguagliare ciò che McLaren e Red Bull stanno facendo nelle curve.”
Per i tifosi della Rossa, la pazienza è ormai una virtù necessaria ma sempre più difficile da esercitare. La storia della Ferrari è fatta di alti e bassi, ma questo ennesimo periodo di difficoltà, dopo le promesse di rinascita, risulta particolarmente doloroso. La domanda che tutti si pongono è: quanto tempo ci vorrà ancora prima di rivedere regolarmente il Cavallino Rampante sul gradino più alto del podio? Le prossime gare e, soprattutto, i prossimi aggiornamenti tecnici saranno decisivi per rispondere a questa domanda e capire se il 2025 potrà ancora riservare soddisfazioni o se sarà l’ennesima stagione di transizione.