Questo è il futsal, soprattutto al femminile. Sarebbe oggi facile e decisamente troppo a buon mercato fare dell’ironia sugli slogan che circolano intorno a questa disciplina minore. “This is futsal”, già. Capita così nel breve arco di poche settimane alla stessa organizzazione salti la sbandierata amichevole in terra italica della nazionale brasiliana femminile di futsal e da lì a poco s’infranga anche l’ultimo baluardo di credibilità della “scempions”.
La controversa assenza del Benfica campione di Portogallo aveva già gettato qualche ombra sul FWEC 2024. La controversia tra i due club vede le portoghesi asserire di non essere mai state contattate con una data e l’organizzazione ribattere che questo non corrisponde a verità. Ci piacerebbe vedere pubblicati i messaggi che eventualmente sbugiardano le lusitane, se esistono.
Ieri a rinunciare sono state le spagnole del Burela. L’improvviso ritiro del main sponsor della squadra impedisce loro di partecipare a questa manifestazione amichevole in terra italica. Nessuno ha particolari responsabilità. Impossibile prevedere che una tra le più longeve squadre femminili di Spagna non avesse improvvisamente nemmeno più i soldi per i biglietti aerei.
Una brutta tegola. Che racconta d’una disciplina senza nessuna vera stabilità, senza alcuna credibilità. Alla mercè di tutti quelli disposti ad investire qualche centinaio di migliaia di euro ogni anno per autoproclamarsi campioni di qualcosa, con un torneo dal sapore estivo ma organizzato a dicembre.
Forse ci sarà il Melilla di Amandinha dopo che anche il Futsi Atletico Navalcarnero avrebbe declinato l’invito. Probabilmente i biglietti aerei dal nord africa sono più a buon mercato rispetto alla penisola iberica, chi può dirlo.
Il futsal nell’italico stivale continua a preferire la forma alla sostanza, il proclama resta più importante dei fatti, quelli diventano secondari inspiegabilmente.
Il futsal femminile vorrebbe la sua UEFA Futsal Champions League. Non riesce nemmeno ad organizzare un torneo amichevole che abbia una unica denominazione, che abbia una qualche anche labile forma di credibilità. Alla mercè di chi sui social costruisce una narrativa che non ha nessuna aderenza con i fatti. Accade questo spesso e ancora, per fortuna, le iperbole per non chiamarle menzogne, alla fine chiedono il conto.
Un futsal femminile che è economicamente insostenibile. Per questo destinato a restare ripiegato su se stesso a meno di modifiche strutturali che per la natura legislativa dello sport sono impossibili. A meno di trovare investitori munifici disposti a non cimentarsi nel futsal maschile per una qualche misteriosa ragione, il futsal femminile è tutto qui.