Arriva così il torneo amichevole internazionale femminile che da qualche anno incorona “le campionesse d’europa”. Si disputa in attesa che la UEFA organizzi una vera Futsal Women’s Champions League. Si tratta d’un torneo ad inviti da anni vede partecipare squadre dai maggiori campionato femminili europei.
Tradizione vuole che chi s’organizza l’evento solitamente lo vince anche. Un po’ perché chi organizza decide i gironi, un po’ per gli arbitri che per la natura dell’evento sono decisamente casarecci, un po’ perché chi spende tanti soldi vorrebbe anche vincere la coppa che compra.
Al portale del futsal italiano femminile, al “cioè a rimbalzo controllato” scivola il dito sul tasto invia e così capita che s’accumulano decine di screenshoot dell’articolo ma soprattutto dell’immagine di copertina. Perché? C’è la lista delle squadre partecipanti.
L’assenza del Benfica nella lista delle partecipanti verrà probabilmente giustificata raccontando che le lusitane aveva già un impegno, non sono volute andare perché temono l’avversaria di casa. Yeah, sure. Perché non invitare il Nun ‘Alvares? Meglio invitare una una squadra francese, il Nantes. Non ha nemmeno vinto il suo campionato di riferimento, semplicemente perché non esiste. In Francia si disputa da due anni una sorta di Coppa con finali nazionali.
Nota a margine. Il Nantes pensa d’essere stato invitato alla UEFA Futsal Champions League. Seriously.
Il Burela dalla Spagna e poi le temibilissime ragazze del Rekord dalla Polonia, le ungheresi del TFSE e l’immancabile squadra olandese. In un girone il Burela, nell’altro la squadra ospitante. Finale scontata e trofeo al cielo. Non dimentichiamo sempre d’aggiungere: “un grande successo per il futsal femminile italiano”. Aggiungendo casomai un ottovolante che non fa mai male.
Ancora inarrivabile il triste teatrino della finta “cembions” umbra, al secondo posto s’attesta quando se ne disputarono addirittura due di “cembions” perché i club non riuscirono nemmeno ad accordarsi sugli elementi più basici. Per il gradino più basso del podio la lotta è ancora aperta.