Final Four

Si sono disputati i quarti di finale della Coppa Italia della A femminile e in questa edizione non è mancata la sorpresa, con la Kick Off che ha superato il Falconara ai rigori, mentre Tiki Taka, Montesilvano, e la formazione di Lucileia e Socie hanno tutte rispettato i pronostici, anche se per le prime due s’è trattata di un impegno più complesso del previsto.


La Kick Off ha superato sorprendentemente il Città di Falconara ai rigori ed è così la prima semifinalista di questa Coppa. S’è trattato d’una partita in sostanziale equilibrio per lunghi tratti, influenzato in maniera decisiva dai singoli episodi. L’errore delle lombarde che ha permesso alle marchigiane di pareggiare un incontro mentre il dito del cronometrista s’apprestava a premere il pulsante della sirena, ha portato le protagoniste dal dischetto. Bortolini e compagne si sono dimostrate fredde dal dischetto con la sola Ghilardi fermata più da un suo errore che da una parata di Sestari. Elpidio e Ferrara hanno calciato male i loro rigori, condannando così il Falconara all’eliminazione. Si ripete quindi lo scenario della stagione precedente, sebbene in quel caso si giocasse l’accesso alle F4. Le All Blacks sorridono ancora.

Foto di Paola Libralato per Divisione Calcio a 5


Il Tiki Taka ha sofferto ma è riuscito a battere la Lazio in una partita più tattica che spettacolare. Entrambe le squadre hanno giocato in modo speculativo, ma è stato il portiere di movimento delle abruzzesi a essere decisivo, utilizzato prima per raggiungere il pareggio e poi il gol della vittoria a pochi istanti dal termine. È stata una beffa crudele per le laziali, che stavano almeno cercando di prolungare la sfida fino ai rigori. Escono sicuramente dalla competizione cariche di rammarico. Ora la squadra di Gayardo affronterà la Kick Off in semifinale.

Foto di Paola Libralato per Divisione Calcio a 5

Dall’altra parte del tabellone la prima sfida è quella tra un Montesilvano deciso a invertire la sua tendenza ad uscire presto dalla competizione e un Molfetta in cerca d’uno scatto di reni in una fase della stagione nella quale sembra in caduta libera. Le ragazze di Morgado partono fortissimo, Dal’Maz sembra posseduta da un animo da guerriera maori e apre subito le danze schiantando il pallone in rete. Le abruzzesi dominano per lunghi tratti ma si ripresenta l’allergia alla rete che ha piagato la stagione regolare del Montesilvano. Così il minimo scarto scopre il fianco alle ripartenze del Molfetta che pareggia così incontro rubando palla durante una fase di molle palleggio del biancoazzurre. C’è più rabbia agonistica, classe e benzina nel motore del Montesilvano che al rientro dagli spogliatoi bersaglia ripetutamente la porta di Oselame senza trovare il gol. C’è bisogno ancora della rabbia agonistica e della determinazione di Rafa Pato Dal’Maz per chiedere la partita. Doppietta nel giro di una manciata di secondi. L’uno due stende un Molfetta che non ne ha decisamente più. Semifinale contro la capolista che deve solo liberarsi della facile pratica VIP nel giro di poche ore.

Foto di Paola Libralato per Divisione Calcio a 5

L’avevamo facilmente pronosticato. Marzuoli alla vigilia s’era giustamente mostrato convinto dei mezzi della sua squadra. Partenza diesel per le neroverdi, non consumare troppe energie in vista della semifinale contro il Montesilvano. La VIP le prova tutte ma il divario tecnico non può essere colmato nemmeno cercando d’indossare la maglia di Adamatti mentre c’è lei ancora dentro. La maglia della numero nove neroverde stracciata poteva essere lo scatto ideale per raccontare la partita. Quattro gol per tempo e quando le ragazze di Marzuoli prendono il largo nel risultato c’è tempo anche per far alzare le terze linee neroverdi, spazio quindi a giocatrici dal minutaggio risicatissimo in stagione. Finale scontato.

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