Battuta la Svezia

Capita che delle righe possano restare incastrate in una specie di limbo digitale.
Quello che si erge tra una trasferta, un viaggio di famiglia e l’aver lasciato a casa l’alimentatore del proprio portatile.

Così quando ritrovo una tastiera, l’Italia di Massimiliano Bellarte sembra aver trovato, almeno in parte, quell’identità che il Commissario Tecnico sta cercando con questo nuovo gruppo. In una sorta di reboot azzurro.

I sei gol rifilati a questa proto-Svezia, ancora in bilico dubbiosa tra il calcio e il calcetto, sono una buon segnale, dopo l’inciampo contro la Macedonia del Nord. Lontani enoni sportivi dai vicini finlandesi, questi vichingi si schiantano presto, con il loro dreki contro la difesa azzurra. La partita si chiude presto.

L’accesso alla fase successiva della qualificazione ai Mondiali di futsal è garantita alla prima classificata e alle otto migliori seconde di questo Main Round. Non proprio una impresa proibitiva, nemmeno incorrendo in un nuovo accidenti sportivo.

Bellobuono sistemato tra i pali, insieme ad un gruppo di giovani in parte proveniente della breve esperienza della nazionale under 19, rappresentano in questo momento il gruppo sul quale il CT Bellarte sembra puntare.

L’inizio d’un percorso come ribadito dal tecnico pugliese, in molti dei suoi recenti interventi, concepito per dare esperienza alle giovani leve e ricollocare gli azzurri in un punto di ri-partenza, dal quale costruire nuove certezze sia tattiche che agonistiche.

Gruppo che puntando sull’energia delle componenti più giovani può soltanto crescere, quando affronterà nazionali più navigate e posizionate più in alto nel ranking FIFA.

Pubblico, pervenuto. Potrebbe anche questa considerarsi una nuova partenza. Speriamo non falsa. Ricostruire intorno ad una nazionale l’entusiasmo, che ambisca a rivaleggiare con quello spagnolo o portoghese. Gli argentini e i brasiliani per ora viaggiano, a livello di tifoseria su un piano completamente differente.

In attesa di ribaltare sul campo anche la Macedonia del Nord. Evitando di farci beffare ancora nel finale, dagli spilungoni macedoni. Non resta che proiettarsi già, verso una fase più probante di questo prossimo mondiale di futsal.

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