Caffè Corretto – House of Calcetto

Mentre il futsal si gode gli ultimi scampoli di estate, oppure inverno se siete in Sudamerica, la macchina da guerra del calcio come spettacolo ha già il motore al massimo. Si discute di diritti tv, quelli per chi vi pagano, non quelli per cui pagate.

Se il calcio torna su Sky, sarebbe lecito chiedersi che fine fanno il futsal, la pallanuoto, la corsa delle biglie. La Premier League s’è già fagocitata il palinsesto, della rete satellitare, relegando Ligue 1 e Bundesliga, nella periferia della programmazione.

Dimenticavo c’è anche la MLS. Piena di giocatori italiani che vanno ad aspettare lì il ritiro dal calcio giocato. Volete scoprire come è televisivamente possibile riprendere le partite, facendo sembrare lo stadio pieno?

L’estate calcistica, ma anche nel futsal, è quel momento in cui tutti sognano. Abbonamenti, Coppe e la gloria, seppure quella effimera e limitata del calcio a 5. Si è spesso testimoni di mutamenti, che nel calcetto a cinque, sono spesso frutto di una semplice ridistribuzione di risorse.

Se un paio di fallimenti, di rinunce e ritiri non sono sufficienti, per impedire che il Pesaro vinca l’ennesimo titolo, basta cambiare il regolamento. Se avete bisogno di mostrare una crescita è sufficiente creare una nuova serie nazionale. Passa così l’estate tra annunci e aperitivi.

Nota a margine. Il futsal è uno sport bellissimo, trattato malissimo da quelli che dicono di amarlo. Un po’ come in quelle coppie violente dove uno dei due dice: “lo faccio perché ti amo troppo”, mentre ti riempie di botte.

Sull’altro lato della serie a, quella femminile, arriva qualche novità, un po’ di ritorni, ma da anni, troppi, sempre gli stessi volti, stanchi. I rapporti di forza resteranno gli stessi, quasi. C’è chi naviga sotto la superficie, chi sgomma già con le fuoriserie, chi borbotta nell’ombra e chi è semplicemente Smithers.

Per trovare qualche elemento degno d’attenzione tocca volgere lo sguardo alla penisola iberica che potrebbe abbracciare il talento di Leozinho. Brasiliano, classe 1997 sembra destinato a Barcellona o Sporting Lisbona. Lui però merita uno spazio, tutto suo.

Dotato di un talento fuori dal comune ma incontrollabile, lascia la corazzata Magnus Futsal per attraversare l’oceano. Domanda retorica, perché non arriva in Italia? Troppo giovane?
Non è che non viene a giocare in Italia perché un campionato secondario, vero?

Sempre dall’altra parte del mediterraneo, il Jean in Spagna, festeggia i 5000 mila abbonati. L’evento è celebrato con un ricamo addirittura sulla maglia da gioco. In Italia è già tanto se a fine stagione le maglie, ci sono ancora. Però abbonatevi allo spettacolo del futsal italiano, a dicembre potrebbe essere troppo tardi, per seguire la vostra squadra.

Lunedì pigro d’agosto, tra temporali e caldo improvviso, la nuova stagione all’orizzonte sembra così vicina. House of Calcetto, aprirà i battenti con i suoi teatranti della vita e dello sport. Impegnati a trascorrere le giornate come in una infinita performance pubblica. Forse perché è l’unico modo che conoscono per sopravvivere.

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